Emilio Vedova 1961&1984
4 dicembre 2010 - 1 maggio 2011
Dopo la chiusura delle due mostre "Louise Bourgeois. The Fabric Works” - attualmente presentata a Londra con notevole afflusso di visitatori – ed "Emilio Vedova Scultore" che hanno ricevuto unʼampia e qualificata attenzione da parte della stampa ed un importante successo di pubblico, la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova riprende la sua programmazione allʼinterno del Magazzino del Sale, alle Zattere, con unʼulteriore rivisitazione dellʼopera dellʼartista, dal titolo "Emilio Vedova 1961 & 1984", facendo nuovamente ricorso alla macchina espositiva ideata da Renzo Piano, il cui progetto per il Magazzino è stato presentato al Padiglione Italia della Biennale Architettura di questʼanno.
Lʼesposizione ha lʼintento di mettere in parallelo, per un confronto e per un reciproco potenziamento, singole opere degli anni sessanta appartenenti a Ciclo ʻ61 (1961) e a Ciclo ʻ62 (1962) e due serie di dipinti realizzate negli anni ottanta, che fanno parte di Scarabocchi dellʼanima (1982) e Di umano ʼ84 -IV (1984), dove le prime costituiranno una presenza fissa in relazione alle strutture murarie cinquecentesche, mentre gli altri due gruppi si alterneranno nellʼincavo architettonico, entrando ed uscendo, a scadenze regolari, nello spazio.
La proposta interpretativa è di verificare la continuità di un discorso linguistico che Vedova ha prodotto, senza pause, in tutti i periodi della sua ricerca, negli interstizi emotivi e gestuali della pittura. Un transito costante di colori e di gesti che si sono affermati nel vuoto della tela grezza per enunciare lʼangosciosa coscienza di un esistere critico e politico. Unʼulteriore messa in scena, mutante e cangiante, dovuta allʼalternarsi dei quadri dinanzi allo sguardo del pubblico che, attingendo allʼimportante patrimonio visuale lasciato dallʼartista, permette unʼulteriore conferma del suo contributo alla storia dellʼarte moderna e contemporanea.