1943
Con la caduta del Fascismo, Emilio Vedova si trasferisce a Roma partecipando alla Resistenza.
Nel 1944 si sposta nel Bellunese, dove riprende a dipingere, cercando di rendersi il più insospettabile possibile: “Credetti bene di rendere palese a tutti l'amicizia con il pittore Conversano da tempo colà. Così ogni sospetto ancora si dileguò. [...] incontrai Rodolfo Sonego. D'accordo decidemmo di prendere contatti con C.V.L.N. Di Belluno [...] e dopo pochi giorni, una compagnia di partigiani si era raccolta nelle alture dell'Alpago. Mi raggiunse colà anche mio fratello Gino, già operante a Venezia, e incominciò allora la dura vita della montagna.”
* Emilio Vedova, Blätter aus dem Tagebuch, Prestel Verlag, München 1960; tradotto con Pagine di diario, Galleria Blu editrice, Milano, 1961; ristampato in italiano da Marsilio Editori, Venezia, 2019