Nel 1962 realizza i cicli polimaterici Per la Spagna, dove materiali fra i più disparati vengono assemblati a comporre la tela.
Dopo i rilievi, i polimaterici e le sculture, Vedova stacca la tela dal muro per immergerla nello spazio della sala, creando delle pitture bifrontali su legno, articolate nello spazio, sfruttando le tecniche compositive elaborate fino ad allora (collage decollages, graffiti, ustioni...). Nascono così i plurimi.
1961 - 1970
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Emilio Vedova al lavoro ai Plurimi, Venezia, 1962. Ph Alberto Grifi, Roma