1961 - 1970

Image
Emilio Vedova al lavoro all’"Absurdes Berliner Tagebuch Plurimo 5", Berlino, 1964. Ph Elizabeth Pfefferkorn, Berlino

Emilio Vedova al lavoro all’Absurdes Berliner Tagebuch Plurimo 5, Berlino, 1964. Ph Elizabeth Pfefferkorn, Berlino

1964

Dalla fine del 1963 alla metà del 1965 Vedova lavora a Berlino, ospite della Ford Foundation per il programma "Artist in residence", si dedica al lavoro dei plurimi, nel grande atelier che fu di Arno Breker. Hans Scharoun e Hannah Hoch si recheranno nel suo studio, oltre ad André Masson, Alfred H.Andersch, Hans Heinz Stuckenschmidt e ancora Jiri Kotalik.
I plurimi del ciclo Absurdes Berliner Tagebuch realizzati a Berlino verranno esposti per la prima volta a Kassel, durante “documenta III”, diretta da A. Bode e W. Haftmann. In questa occasione è l'unico artista italiano, oltre a Giorgio Morandi, ad essere invitato ad esporre alla “Mostra Internazionale Disegno Contemporaneo”, dove presenta alcune “architetture veneziane” del 1936 e alcuni studi per i Plurimi (1961-1964). Nello stesso anno partecipa alla XXXII Biennale Internazionale d'Arte di Venezia.